Centrali a biomasse
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B_NORM B_PIN  
view post Posted on 5/3/2010, 17:07 by: admin.1Reply
image

Scriviamo a striscia tutti, facciamo portare il tapiro al comune per come sono state gestite le cose...


Scrivi cosi:

oggetto: Fornoli dice no alla centrale a biomasse.

Testo: nel testo indica chi vuoi che riceva il tapiro, oppure scrivi amministrazione, e di sicuro a qualcuno arriverà...

Si possono spedire anche più mail, non ci fermiamo, ormai è fatta, se interviene striscia, almeno la smetteranno di dirci che tutto va bene ma saranno obbligati a dire le cose come stanno.........Anche perchè sta centrale un la vole nessuno.....E' chiaro o no che non la vogliamo la centrale....forza con le mail...ciao...




Numeri ed indirizzi di Striscia:
Numero verde SOS Gabibbo : 800 055 077
Fax: 02 21023666
Indirizzi E-mail: [email protected]
Se volete anche al Sindaco per CC [email protected]
Indirizzo: Striscia la notizia - Palazzo dei Cigni - 20090 Milano Due - Segrate - Mi


Noi abbiamo spedito la nostra adesso tocca a te!!!!

Edited by admin.1 - 12/3/2010, 00:39
Comments: 4 | Views: 253Last Post by: TetragMus1 (14/2/2015, 14:22)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/10/2010, 21:02 by: admin.1Reply
ACCORDO DI FILIERA IN ALTERNATIVA ALLE PROPOSTE DI
SVILUPPO DELL’INDUSTRIA DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
IN GARFAGNANA E PER LA CONTEMPORANEA DIFESA E
PROMOZIONE DEL TERRITORIO DELLA GARFAGNANA
MEDIANTE LA CREAZIONE DEL COMITATO PROMOTORE PER
LA CANDIDATURA A:
“GARFAGNANA DISTRETTO RURALE DI QUALITÀ”
PREMESSA:
la Garfagnana ha raggiunto negli ultimi anni un invidiabile primato in Toscana,
e in Europa: è una delle poche zone il cui territorio, già dotato di notevoli valori
naturalistico-ambientali e di un pregevole paesaggio naturale ed agrario, viene
mantenuto e perpetuato da un’agricoltura che contemporaneamente dà vita ad
una rinomata filiera agro-alimentare di prodotti tipici che sanno ben veicolare
all’esterno immagine, storia e cultura delle Valle.
Quanti e quali sono i prodotti tipici della garfagnana? Un elenco di qualche
anno fa nel sito della Comunità Montana della Garfagnana riportava 28 prodotti
dal “Farro IGP della Garfagnana” alla “Carne bovina della Garfagnana”,
passando però attraverso funghi, mele di varietà locali, pani di patate, necci e
trote. Certamente se facessimo un’indagine più accurata, magari estesa alle
varietà locali ed in estinzione (oggi mantenute dalla rete dei coltivatori
custodi), pubblicizzate recentemente per l’anno delle Biodiversità, non
basterebbe un libro per elencare le nostre ricchezze bio-agro-alimentari.
Ma le attività agricole non producono solo paesaggio, tradizioni e cultura
gastronomica. Danno vita a filiere, solo qualche tempo fa impensabili, che
interconnettono settori economici locali diversi. Da queste filiere ne traggono
beneficio il turismo, uno dei pochi settori economici ancora in crescita, il
commercio e vari servizi, che sempre più attingono risorse grazie ai
frequentatori della valle provenienti da tutto il mondo, l’artigianato e la piccola
e media industria, che completano insieme al terziario un quadro economico
integrato con l'ambiente. Da ciò si genera un equilibrio apportatore di ricchezza
e lavoro e che tale deve restare per garantire il futuro della biodiversità e delle
peculiarità socio-culturali della Valle.
LA SITUAZIONE ATTUALE:
Negli anni 1990-2010 lo sviluppo rurale della Garfagnana si è avvalso di
notevoli investimenti strutturali da parte di una rete di imprese locali grazie
anche alle opportunità della politica agricola comunitaria, oggi coordinate in
maniera significativa nella logica Leader (liaisons entre actions de
développement de l’économie rurale - coordinamento tra azioni per lo sviluppo
dell’economia rurale) dal GAL Garfagnana. E’ questo un programma di sviluppo
integrato d’area e con una logica decisionale “bottom-up”, cioè dal basso verso
l’alto, molto attenta ai bisogni e alle vocazioni del territorio e al suo sviluppo
endogeno, integrato e sostenibile.
Qualche cifra: investimenti pubblici per oltre 10.000.000 di euro PSR 2001-
2006 e...

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Comments: 0 | Views: 336Last Post by: admin.1 (6/10/2010, 21:02)
 

B_NORM    
view post Posted on 28/9/2010, 21:21 by: admin.1Reply
Trasmetto il 1° ricorso al TAR, già depositato. Per la privacy ho eliminato i nomi delle società e dei singoli cittadini ricorrenti.
A giorni sarà presentato anche il 2° ricorso.
Ciao.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------


TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE
DELLA TOSCANA
RICORSO
di LEGAMBIENTE ONLUS, in persona del presidente nazionale e legale rappresentante pro tempore, Luigi Vittorio Cogliati Dezza, con sede legale in Via Salaria 403, 00199 Roma, Cod. Fiscale 80458470582;
di ………
di ………..
di………..
di ……….
di………..
di…………
di………..
di…………
ecc
tutti rappresentati e difesi dall'avv. Nicola Marcuccetti, del Foro di Massa, come da procure in calce al presente atto, e che eleggono domicilio in Firenze presso
indicando come recapiti per comunicazioni di cancelleria il fax 0585 41126 e l'email [email protected]
contro
la PROVINCIA di LUCCA
il COMUNE di BAGNI DI LUCCA
ove occorrer possa
la REGIONE TOSCANA
e nei confronti di
ALCE s.p.a.
per l'annullamento, previa sospensione,
della determinazione dirigenziale n. 3305 del 8.6.2010, recante “D.lgs. 387/2003, L.R. Toscana 39/2005 – Autorizzazione Unica – ALCE s.p.a.. - Impianto Produzione Energia da Fonti Rinnovabili/Biomasse, stab. Di Fornoli”, pubblicata all'Albo pretorio dal 8 al 22 giugno 2010 e comunicata ai ricorrenti in data successiva;
di ogni atto connesso in particolare dei verbali della conferenza dei servizi e dei pareri e degli assensi resi dalle Amministrazioni intervenute, in parte qua;
di ogni altro atto presupposto o comunque connesso a tale autorizzazione, ancorché sconosciuto ai ricorrenti e con riserva di impugnare con motivi aggiunti i medesimi od ulteriori provvedimenti
FATTO
Il presente ricorso viene proposto contro l'autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia di Lucca ad ALCE s.p.a., ex art. 12, d.lgs. 387/2003 (doc.1) per la realizzazione di una nuova centrale termoelettrica a biomasse nel territorio del comune di Bagni di Lucca, in località Fornoli, mediante riconversione dell'esistente attività (cartiera e produzione di tannino) gestita dalla stessa ALCE s.p.a. e già oggetto di un'A.I.A. rilasciata ai sensi del d.lgs. 59/2005 (doc.2).
La centrale progettata all'interno del sito industriale della società controinteressata (in una zona al confine con il limitrofo comune di Borgo a Mozzano) è destinata a divenire una delle più grandi centrali a biomasse solide dell'Italia centrale: avrà una potenza termica di 48,5 MW e brucerà ogni anno almeno 150.000 tonnellate di biomassa (legname), che dovrebbero provenire in parte dal territorio circostante ed in parte dagli scarti della lavorazione del legno per la produzione di tannino effettuata nello stesso stabilimento industriale.
Contestualmente alla centrale è stato autorizzato anche un elettrodotto che colleghe...

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Comments: 0 | Views: 267Last Post by: admin.1 (28/9/2010, 21:21)
 

B_NORM    
view post Posted on 26/8/2010, 07:23 by: admin.1Reply
Comunicato stampa



Come si ricorderà, nel Giugno scorso il Dirigente del Servizio Ambiente della Provincia
di Lucca, ing. Roberto Pagni, rilasciava l’autorizzazione unica per la realizzazione e
l’esercizio di una centrale a biomassa a Fornoli di Bagni di Lucca a modifica dello
stabilimento Alce.
L’autorizzazione in parola veniva emessa senza il preventivo svolgimento della procedura
di valutazione di impatto ambientale che è prescritta da più norme: comunitarie, statali e
regionali.
Per questa omissione un gruppo di residenti in prossimità dell’opificio interessato alla variante dell’impianto industriale esistente -con l’assistenza dell’avv. Gianluigi Ceruti e dello Studio
Terra- rivolgeva una istanza molto circostanziata al Dirigente della Provincia di Lucca
chiedendogli di
agire in autotutela così come previsto da una legge del 2005 annullando d’ufficio
l’autorizzazione unica emessa a causa delle palesi illegittimità del mancato compimento della valutazione di

impatto ambientale.
In via subordinata, gli autori dell’atto, notificato al Dirigente provinciale, avevano chiesto di sospendere la determinazione di autorizzazione per dare la possibilità all’impresa interessata
alla realizzazione della centrale a biomassa di chiedere lo svolgimento della procedura di V.I.A.
Ora, gli stessi residenti hanno fatto notificare nei giorni scorsi, sempre all’ing. Pagni un altro
atto con il quale invitano il Dirigente provinciale a disporre anche la valutazione integrata della variante urbanistica che, sulla base di più norme regionali, doveva intervenire –e fu invece
evitata- prima della definizione di qualunque “determinazione impegnativa” come appunto l’autorizzazione unica.
Anche questa volta i privati interessati hanno proposto al Dirigente provinciale di annullare
d’ufficio o quanto meno di sospendere la efficacia dell’autorizzazione in attesa della esecuzione
della valutazione integrata della variante del Piano Strutturale.
A sostegno della loro proposta i residenti hanno, tra l’altro, menzionato una recente sentenza
del TAR Lombardia, Sezione di Milano, del maggio 2010 che annulla per illegittimità un provvedimento del Comune di Cermenate in provincia di Como per mancata realizzazione,
appunto, della preventiva valutazione ambientale strategica della variante urbanistica.
Nell’atto notificato al Dirigente della Provincia di Lucca i residenti hanno sottolineato le
responsabilità insite nella omissione delle procedure di VIA e di Valutazione Integrata che,
per disposizione chiara e inequivocabile di numerose norme, debbono obbligatoriamente
precedere ogni provvedimento di natura autorizzativa.

Edited by admin.1 - 4/9/2010, 22:55
Comments: 0 | Views: 118Last Post by: admin.1 (26/8/2010, 07:23)
 

B_NORM    
view post Posted on 20/8/2010, 14:54 by: admin.1Reply

Al Signor
Dott. Ing. Roberto Pagni
Dirigente Servizio Ambiente
Provincia di Lucca
domiciliato per l’incarico provinciale presso
Palazzo Ducale
Piazza Napoleone
LUCCA
e residente in Altopascio (LU)
località Le Spianate
via Chimenti n. 19



I sottoscritti

tutti assistiti dall’avv. Gianluigi Ceruti e con la consulenza tecnica dello Studio T.E.R.R.A. srl.
premesso
- che in data 8 giugno 2010 la S.V., nella veste di Dirigente del Servizio Ambiente della Provincia di Lucca ha emesso la determinazione n. 3305 in data 8 giugno 2010 con cui ha rilasciato autorizzazione unica ex D.lgs. 387/2003 che prevede la realizzazione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica (centrale a biomassa), da ubicarsi in Fornoli di Bagni di Lucca (LU), della potenza termica immessa di 48,5 MW e potenza elettrica generale di 12,5 MW dichiarando nell’atto stesso che resta autorizzato e, quindi, continua l’esercizio dell’attività di produzione tannino e del relativo impianto di taglio del legno;
- che l’autorizzazione unica non è stata preceduta dall’esecuzione né della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, né della Valutazione Integrata della Variante Urbanistica,
- che gli scriventi risiedono in vicinanza, ed alcuni anche in stretta vicinanza, rispetto all’area dell’impianto, per cui sono suscettibili di subire i danni igienico-sanitari, ambientali ed economici conseguenti al deprezzamento di proprii beni immobili che deriverebbero dalla realizzazione di quanto previsto nel progetto senza la procedura di valutazione integrata della Variante urbanistica;
tutto ciò premesso e ritenuto parte integrante del presente atto, deducono e chiedono quanto segue.
Sulla Valutazione Integrata della Variante Urbanistica
Entrando nel merito del progetto di riconversione della Centrale a Legno proposto da ALCE, dalla documentazione esaminata si evince che manca la Valutazione Integrata del progetto di Variante del Piano Regolatore Generale del Comune dei Bagni di Lucca (VPRG).
La Legge Regionale n. 1/2005 e ss. mm. ii., all’articolo 3, commi 2 e 3 recita: “2. L’insieme delle risorse essenziali di cui al comma 1
è costituito da:
a) aria, acqua, suolo e ecosistemi della fauna e della flora;
b) città e sistemi degli insediamenti;
c) paesaggio e documenti della cultura;
d) sistemi infrastrutturali e tecnologici.
3. Nessuna delle risorse essenziali del territorio di cui al comma 2 può essere ridotta in modo significativo e irreversibile in riferimento agli equilibri degli ecosistemi di cui è componente. Le azioni di trasformazione del territorio sono soggette a procedure preventive di valutazione degli effetti ambientali previste dalla legge. Le azioni di trasformazione del territorio devono essere valutate e analizzate in base a un bilancio complessivo degli effetti su tutte le risorse essenziali del territorio.”
La nuova Legge Urbanistica Regionale, al Capo ...

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Comments: 0 | Views: 199Last Post by: admin.1 (20/8/2010, 14:54)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/8/2010, 14:47 by: admin.1Reply
COMUNICATO STAMPA



Interveniamo in merito a quanto scritto da Pietro Marri relativamente alla vicenda ALCE sul giornalino di Bagni di Lucca “PD informa”. A nostro parere il Marri fa molta confusione e, innanzitutto, dimentica che i Comitati Ambiente e Salute rappresentano a pieno titolo una larga parte della popolazione. Deraglia addirittura quando mette in rapporto l’Accordo di Programma del 2003 con il progetto della centrale a biomasse, quasi si trattasse di un percorso virtuoso compiuto dall’azienda. L’autorizzazione al progetto di centrale a biomasse è stata richiesta da ALCE S.p.A. nel settembre del 2009 e non ha nulla a che vedere con l’accordo del 2003.
Marri continua dicendo che l’inquinamento ambientale dipende da cause molteplici, questo tutti lo sanno e nessuno lo nega, ma da qui ad affermare che il futuro impianto contribuirà a migliorare le condizioni ambientali, ce ne corre! L’insostenibilità della centrale a biomasse per la nostra Valle è stata ampiamente dimostrata dalle relazioni scientifiche di Federico Valerio, del CNR di Genova, e di Marco Stevanin della Società Terra di Rovigo.
Ci chiediamo a questo punto il perché Marri si impegni così strenuamente nel diffondere dichiarazioni scorrette sul giornalino locale del PD e non sia invece mai intervenuto durante le pubbliche assemblee organizzate dai Cittadini di Bagni di Lucca e dai Comitati, per interloquire, o smentire, relatori come Stefano Montanari, M. Antonietta Gatti, Patrizia Gentilini, Paul Connett, Federico Valerio. Tutti questi scienziati ci hanno illuminato con dovizia di particolari e senza peli sulla lingua sul pericolo di inquinamento collegato alla realizzazione di una centrale di questo tipo e di queste dimensioni.
Sbaglia ancora Pietro Marri quando sostiene che “non sono le quantità totali di inquinanti emessi in atmosfera, ma la modalità di emissione a creare problemi”, invece sono proprio le quantità totali e la tipologia delle sostanze inquinanti a caricare oltremodo il nostro ambiente che, nel caso specifico della nostra valle, non può sopportare oltre questa contaminazione. Un’altra grossa sparata Marri la fa quando rimprovera i Comitati di “trascurare gli inquinanti che arrivano all’uomo dalla catena alimentare e che sono tanti”. Non si è forse accorto che i Comitati stessi sono stati impegnati per mesi informando con volantini, interviste, depliants e che pure gli scienziati che sono stati invitati a Bagni di Lucca hanno detto in tutte le maniere che il pericolo di certi inquinanti sono anche le ricadute sulla catena alimentare?
I furani, le diossine, le nanopolveri e i metalli pesanti derivanti dalla combustione di legna sono ancora più aggressivi perché stazionano per un po’ nell’aria, trasportati casualmente e liberamente dai venti, fino a quando non ricadono sui terreni agricoli. L’esempio più eclatante è il latte materno alla diossina riscontrato in madri di Montale di Pistoia che privatamente si sono fatte analizzare. A...

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Comments: 0 | Views: 174Last Post by: admin.1 (14/8/2010, 14:47)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/8/2010, 11:41 by: admin.1Reply
AMBIENTEFUTURO NEWS, AGOSTO 2010


TUTTE LE BATTAGLIE VINTE CONTRO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI, ECCO LA NOSTRA MAPPA VINCENTE







SI PUO VINCERE PERCHE' SPESSO ABBIAMO VINTO



Ambiente e Futuro ha elaborato una MAPPA delle VITTORIE contro lincenerimento dei rifiuti e/o biomasse dal 1996 ad oggi. E stato un ripercorrere a ritroso di oltre 15 anni di lotte e di proposte che dimostrano lenorme forza (leggi: prepot enza) dellavversario MA ANCHE LA NOSTRA CAPACITA di portare a fondo le battaglie rendendole VINCENTI. NE ABBIAMO CENSITE BEN 43 a dispetto di coloro che vogliono dipingersi come degli arrabbiatiperdenti.
Certo, in diversi casi (vedi il caso siciliano per tutti) laver vinto una battaglia non vuol dire aver vinto la partitama VUOL COMUNQUE DIRE CHE lAVVERSARIO, A DISPETTO DI TUTTI I PRONOSTICI PUO ESSERE COSTRETTO A FAR MARCIA INDIETRO. In alcuni casi le vittorie sono state IRREVERSIBILI nel senso che hanno aperto la strada allaffermarsi di organiche scelte verso rifiuti zero. Questa nota di realistico ottimismo (perche fondato su esperienze concrete statisticamente rilevanti) E DEDICATA A TUTTE LE REALTA LOCALI CHE SPESSO, NEL CORSO DELLA LORO/NOSTRA BATTAGLIA, sperimentando il muro di gomma e/o la sproporzione di forze in cui spesso si trovano ad operare, rischiano di perdere fiducia nella loro possibilita' di SUCCESSO. Sara' interessante c onsultare la mappa anche perche sara' possibile accedere a tante storie ognuna delle quali ha particolarita' da insegnare a tutti noi.
Per consultare la mappa www.ambientefuturo.org




A BREVE UN SITO INTERAMENTE DEDICATO ALLIMBROGLIO DELLA COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE.

Ambiente e Futuro ha ormai raccolto materiali utili per OFFRIRE IN UN KIT UNICO una sorta di manuale di autodifesa contro la nuova frontiera dellincenerimento dei rifiuti rappresentata dalla proliferazione dei mega impianti di combustione delle biomasse. Il tutto verra' fornito da un sito web dedicato che fornira' anche la MAPPA DEGLI IMPIANTI DI TAGLIA MAGGIORE.
Particolare attenzione verra' dedicata anche a fornire lIDENTIT A DEI PRINCIPALI GRUPPI INDUSTRIALI IMPEGNATI ALLINTERNO DI QUESTA VERGOGNOSA OPERAZIONE SPECULATIVA SPESSO ABBINATA A PROCESSI DI DUMPING AZIENDALI.
Chi volesse collaborare attivamente a questa finestra informativa non ha che da segnalarlo.

ANCHE IL COMUNE DI EMPOLI ADERISCE
ALLA VERTENZA CONTRO I CIP6

E accaduto il 19 luglio scorso quando la mozione proposta dal gruppo consiliare della LISTA CINQUE STELLE e' stata approvata dal consiglio Comunale. Nel documento viene dato mandato alla giunta comunale ad aderire alla vertenza promossa dalla Associazione DIRITTO AL FUTURO www.dirittoalfuturo.it e di adire alle richieste di rimborso nei confronti del GSE. Cosi do...

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Comments: 0 | Views: 148Last Post by: admin.1 (7/8/2010, 11:41)
 

B_NORM    
view post Posted on 29/7/2010, 13:37 by: admin.1Reply

A proposito del progetto di impianto a biomasse di Alce S.p.A. a Fornoli, con nota del 13 aprile 2010 la Regione Toscana (Giunta Regionale – Direzione Generale dello Sviluppo Economico – Settore Programmazione Forestale), segnalava alla Provincia di Lucca che la biomassa disponibile a fini energetici in Provincia di Lucca è 75.850 t/anno. Nella stessa nota si fa riferimento a “ulteriori 50.000 t/anno da reperire nel territorio della Provincia di Lucca” a integrazione del biocombustibile derivante dal processo di produzione del tannino (calcolo fatto dalla Regione in base alle dichiarazioni dell’Azienda). Nella stessa nota il Dirigente Responsabile, Dr. Giovanni Vignozzi, dichiarava: “Considerato che sul territorio esistono anche altri impianti a biomasse agroforestali di provenienza locale è evidente che occorre un’attenta valutazione del piano di approvvigionamento del futuro impianto di Fornoli al fine di non creare difficoltà di alimentazione degli impianti già funzionanti sul territorio estendendo eventualmente la valutazione sull’approvvigionamento anche ai territori limitrofi”.

Come Comitati vogliamo far notare che l’Alce, nel suo progetto di impianto a biomasse, dichiara a più riprese che nello stabilimento sono lavorate 100.000 t/anno di legno di castagno per cui necessiteranno ulteriori 50.000 t/anno di biomassa da aggiungere al legno detannizzato a agli scarti del castagno per arrivare al quantitativo previsto di 150.000 t/anno di biomassa totale.

Questi dati però non corrispondono a quelli ufficiali dichiarati dall’Azienda nella sua “Dichiarazione Ambientale 2006”. Infatti i quantitativi di legno di castagno consumati dall’Alce dal 2001 al 2006 risultano invece essere stati mediamente intorno alle 65.000 t/anno, con un evidente andamento in diminuzione, come si evince dai dati della Dichiarazione Ambientale stessa:
anno 2001: 80.756 tonnellate
anno 2002: 71.375 tonnellate
anno 2003: 67.897 tonnellate
anno 2004: 66.453 tonnellate
anno 2005: 62.692 tonnellate
anno 2006: 42.706 tonnellate (calcolo desumibile dal dato registrato)

Pertanto, per raggiungere il quantitativo di 150.000 t/anno indicato dall’Alce nel suo progetto, saranno necessarie ulteriori 85.000 t/anno di biomassa e non 50.000. In sostanza tutta la biomassa disponibile a fini energetici in Provincia di Lucca (75.850 t/anno) non sarebbe sufficiente a coprire le necessità di Alce, senza contare quelle dell’impianto di Gallicano (18.000 t/anno) e quelle degli impianti minori già attivi in Garfagnana.

I dati inesatti contenuti nel progetto relativamente ai quantitativi di legno di castagno utilizzati e le conseguenti ulteriori necessità di biomassa, erano stati evidenziati all’ing. Pagni, Responsabile del procedimento, in una osservazione presentata dal Comitato Ambiente e Salute di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca in data 3 febbraio 2010 prot. n. 2488019.11.5.
. La segnalazione del Comitato, chiara e documentata, è stata comp...

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Comments: 0 | Views: 119Last Post by: admin.1 (29/7/2010, 13:37)
 

B_NORM    
view post Posted on 27/7/2010, 22:10 by: admin.1Reply
Al Signor
Dott. Ing. Roberto Pagni
Dirigente Servizio Ambiente
Provincia di Lucca
Palazzo Ducale
Piazza Napoleone
LUCCA

I sottoscritti
…………………………………………………..
Si premette
- che in data 8 giugno 2010 la S.V., nella veste di Dirigente del Servizio Ambiente della Provincia di Lucca ha emesso la determinazione n. 3305 in data 8 giugno 2010 con cui ha rilasciato autorizzazione unica ex D.lgs. 387/2003 che prevede la realizzazione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica (centrale a biomassa), da ubicarsi in Fornoli di Bagni di Lucca (LU), della potenza termica immessa di 48,5 MW e potenza elettrica generale di 12,5 MW dichiarando nell’atto stesso che resta autorizzato e, quindi, continua l’esercizio dell’attività di produzione tannino e del relativo impianto di taglio del legno;
- che l’autorizzazione unica non è stata preceduta dall’esecuzione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale;
tutto ciò premesso e ritenuto parte integrante del presente atto, si deduce quel che segue.
L’impianto di progetto risulta chiaramente essere funzionale e necessario al mantenimento dell’attività prevalente rimasta dello stabilimento ALCE, ovvero di produzione di tannino per la vendita al settore della conciario che utilizza tannino vegetale per il trattamento del pellame.
Nella relazione tecnica di Alce spa viene sottolineato, infatti, che “La riconversione della centrale attuale dell’Alce, quindi, permette il mantenimento sostanziale e dell’attività industriale di Alce e dell’indotto, in quanto il consumo di biomasse sarebbe analogo a quello attuale, e quello occupazionale sarebbe in larga parte preservato.
La riconversione della centrale, infatti, prevede l’utilizzo dello stesso volume di biomasse attualmente utilizzate per la produzione di carta, tra legno esausto dall’estrazione di tannino e legni vari (…)” (rif.: relazione tecnica, pag. 5).
Nella relazione si ribadisce, altresì, il fatto che il progetto è strettamente interconnesso all’impianto industriale storico esistente (attivo da 105 anni come indicato nella relazione tecnica a pag. 25), ovvero che ne costituisce parte integrante:
“La centrale a biomasse permette invece il mantenimento delle stesse voci produttive che contribuiscono al valore aggiunto eliminando l’acquisto dell’energia, unica voce importante attuale di acquisto esterno (…)” (rif.: relazione tecnica, pag. 7).
[…..]
“Come conseguenza di tutti questi fattori, il progetto di riconversione permetterà anche di garantire un livello di occupazione a livello locale analogo a quello degli anni scorsi.

[……]
“E’ stato previsto inoltre uno spillamento della turbina a bassa pressione di vapore di circa 6÷7 t/h per l’impianto attiguo già esistente per l’estrazione del tannino. […….]” (rif.: relazione tecnica, pag. 9).

Anche atti e comunicazioni ufficiali tra enti istituzionali, organizzazioni ed associazioni, evidenziano e ulteriormente confermano...

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Comments: 0 | Views: 152Last Post by: admin.1 (27/7/2010, 22:10)
 

B_NORM    
view post Posted on 23/7/2010, 07:30 by: admin.1Reply

Comunicato stampa



Nel giugno scorso il Dirigente del Servizio Ambiente della Provincia di Lucca Ing. Roberto Pagni ha rilasciato l’autorizzazione unica con la quale si prevede -senza il preventivo svolgimento della prescritta Valutazione di Impatto Ambientale- la realizzazione e l’esercizio di una centrale a biomasse in Fornoli di Bagni di Lucca a modifica dello stabilimento Alce.
Con riferimento a questo provvedimento un gruppo di cittadini residenti in prossimità dell’opificio interessato alla variante dell’impianto industriale esistente –con la consulenza dell’avv. Gianluigi Ceruti e dello Studio Terra- ha rivolto un’istanza circostanziata al Dirigente provinciale di Lucca chiedendo di revocare l’autorizzazione unica o, quanto meno, di disporne la sospensione affinché sia svolta la Valutazione di Impatto Ambientale sin qui omessa. La sospensione –così affermano e chiedono i privati- dovrebbe durare sino al completamento della procedura stessa.
Nell’atto, notificato dall’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Lucca, sono state enunciate e illustrate particolareggiatamente le norme che sanciscono l’obbligatorietà della Valutazione di Impatto Ambientale, procedura che, in base alla Direttiva comunitaria n. 337 del 1985 e alle normative italiana e toscana, deve necessariamente precedere qualsiasi provvedimento di natura autorizzatoria.
Nello stesso atto notificato al Dirigente della Provincia di Lucca, gli abitanti della zona vicina allo stabilimento Alce hanno rappresentato che la centrale a biomassa, se realizzata, arrecherebbe danni alla salute e ai beni patrimoniali dei residenti e hanno inteso mettere in evidenza che l’atto notificato ha anche, espressamente, la funzione di evitare e prevenire, in quanto possibile (o, quanto meno, di ridurre), ogni forma di contenzioso, oneroso per la Provincia non meno che per i privati.
Qualora il Dirigente provinciale non provvedesse alla revoca o alla sospensione dell’autorizzazione unica, i privati interessati promuoverebbero altre iniziative consentite previste dalla legge.

Comitati Ambiente e Salute dei Comuni di Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano
22 luglio 2010
Comments: 0 | Views: 102Last Post by: admin.1 (23/7/2010, 07:30)
 

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